Prima squadra - 22 mar 2024

PONTAROLLO: "A TREVISO CON MOTIVAZIONI FORTISSIME"

Domenica il big match al Tenni per i giallorossi

PONTAROLLO:

Ale Pontarollo non usa giri di parole. "Se quello di domenica è il big match della giornata è soprattutto merito nostro - osserva il tecnico - in condizioni normali sarebbe stato il Treviso, una delle grandi del campionato, che affronta il Bassano che lotta per la salvezza. Invece il nostro attuale secondo posto con due lunghezze di margine nei loro confronti la rende gara di cartello". Non serve nemmeno prepararle mentalmente sfide del genere. "Esatto, è un duello da motivazioni forti, un avversario illustre che ha vissuto anche la serie A, uno stadio prestigioso, una piazza di livello, tutti vorrebbero giocare contese del genere. Noi lo faremo con le nostre armi. Immagino che il Treviso vorrà riscattare il ko dell'andata e batterci per attuare il sorpasso in classifica. Noi ci faremo trovare pronti anche se obiettivamente sarà durissima, parliamo di un avversario di qualità assoluta".
Il pensiero per un attimo torna a domenica scorsa. "Il risultato è sostanzialmente giusto - ammette - anche se mi resta la convinzione che senza quel rigore che abbiamo visto poi non esserci per niente, avremmo chiuso il primo tempo in vantaggio, il match sarebbe mutato tatticamente e presumibilmente l'avremmo portato a casa. Pazienza, è andata così, ora trasformiamo questa rabbia in energia da mettere in pista a Treviso".
Agguantata la salvezza con oltre due mesi di anticipo, Bassano ha ancora fame. "Sì ma bisogna procedere per step. Stiamo facendo un campionato clamoroso, siamo secondi però adesso il passo successivo è provare a centrare l'accesso ai playoff che sarebbe un traguardo ancora più clamoroso. Qualora ce la facessimo, soltanto dopo cercheremo di strappare il miglior piazzamento utile per gli spareggi".
Da giocatore Pontarollo passava per essere un talentissimo esuberante, persino troppo. Poi è diventato tecnico rigoroso e che porta sistematicamente risultati, mica fuffa. "Beh, mi sono preso le mie soddisfazioni da calciatore, ho giocato in B con l'Atalanta eppoi col Monza in C. Guardate che in campo ero un professionista impeccabile, fuori invece mi piaceva divertirmi appena potevo. Ero anche più giovane... Il guaio, semmai, è che nel calcio quando ti appiccicano addosso un'etichetta poi non te la togli più. Si, forse avrei potuto toccare anche la serie A ma in linea di massima il percorso che ho compiuto è quello che mi sono meritato. E in ogni caso andate a vedere chi avevo davanti in quell'Atalanta e con chi giocavo. Gente come Caniggia e non solo...".
Da tecnico ha assorbito dai tanti allenatori che ha avuto. "La fase difensiva l'ho appresa da Vavassori sempre a Bergamo, un autentico martello, in attacco invece le idee e le soluzioni offensive di Giuliano Sonzogni, un innovatore totale meno noto ai più, mi sono state di grande aiuto".
E ora il crash test di Treviso con la volontà di provare ancora una volta ad essere dannatamente scomodi. Scomodissimi.

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