Iniziative - 30 ago 2024
CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE
CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE
Il presente Codice di Condotta è da considerarsi allegato e parte integrante del
Modello di Organizzazione e Controllo dell’Attività sportiva (di seguito, Modello)
adottato da FC Bassano Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità
Limitata (di seguito, la Società) approvato dal Consiglio di Amministrazione in
data 27 agosto 2024.
Tale documento si compone come segue:
- Art. 1 - Riferimenti normativi e finalità del Codice di Condotta;
- Art. 2 - Destinatari del Codice di Condotta;
- Art. 3 - Principi fondamentali;
- Art. 4 - Diritti, Doveri e Obblighi dei partecipanti alla Società;
- Art. 5 - Richiamo espresso a fattispecie, tutele, protocolli di prevenzione
e sanzioni già contenute nel Modello;
- Art. 6 - Segnali di malessere cui fare attenzione;
- Art. 7 - Disposizioni finali.
ART. 1 - RIFERIMENTI NORMATIVI E FINALITÀ DEL CODICE DI
CONDOTTA
1. Tale documento è redatto nel rispetto della disciplina vigente, e in
particolare:
- dell’art. 16 del D.lgs. 39/2021, che prevede la predisposizione e
l’adozione di Modelli organizzativi e di controllo dell'attività sportiva,
nonché Codici di Condotta conformi alle Linee Guida emanate dalla
Federazione sportiva nazionale, Disciplina sportiva associata, Ente di
promozione sportiva o Associazione benemerita di affiliazione, e in caso
di mancata applicazione prevede l’adozione di sanzioni da quest’ultime
previste. Tale norma si pone l’obiettivo di promuovere la parità di
genere, la tutela dei minori e il contrasto di ogni forma di violenza di
genere e di discriminazione;
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- del D.lgs. 198/2006, Codice delle pari opportunità tra uomo e donna,
finalizzato alla prevenzione di qualsiasi forma di molestia, della violenza
di genere e di ogni altra condizione di discriminazione per ragioni di
etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento
sessuale;
- dell’art. 33, co. 6, del D.lgs. 36/2021, che introduce disposizioni
specifiche per garantire la tutela della salute e della sicurezza dei minori
che svolgono attività sportiva, compresa la lotta a ogni tipo di abuso e
di violenza e della protezione dell'integrità fisica e morale dei giovani
sportivi;
- della delibera CONI n. 255 del 25 Luglio 2023, che conferma la
previsione di apposite Linee Guida per la prevenzione dei reati e la
creazione da parte di enti e associazioni dei modelli e codici di condotta
che siano a tutela dei fattori di rischio elencati dal legislatore nazionale,
individuando la figura del Responsabile contro abusi, violenze e
discriminazioni e a tutela dei minori, che istituisce "l'Osservatorio
permanente CONI per le Politiche di Safeguarding” e che ha dottato i
Principi Fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di
abuso, violenza e discriminazione;
- de “Le Linee Guida FIGC” emanate dalla F.I.G.C. in data 31.8.2023 con
Comunicato Ufficiale n. 87/A, per la predisposizione, da parte delle
associazioni e società sportive, dei modelli organizzativi e di controllo
dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori che
disciplinano gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma
di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di
etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento
sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. 198/2006 sui tesserati,
specie se minori d’età, e recepisce le disposizioni di cui al D.lgs. 36/2021
e al D.lgs. 39/2021, nonché le disposizioni emanate dalla Giunta
Nazionale del CONI in materia;
- dell’art. 33 co. 7 Cost., introdotto dall'art. 1, comma 1, L. cost. 1/2023,
ai sensi del quale “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e
di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le
sue forme”.
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2. La finalità del presente Codice di Condotta è dunque quella di prevedere
principi fondamentali e norme comportamentali a tutela dei minori e per la
prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione
di discriminazione prevista dal D.lgs. 198/2006, o per ragioni di etnia, religione,
convinzioni personali, disabilità, età, o orientamento sessuale.
L’ulteriore e connesso obiettivo di tale documento è quello di rimuovere gli
ostacoli che impediscono la promozione del benessere di tesserati e soci, in
particolare se minori d’età, e dello sviluppo psico-fisico degli stessi secondo le
relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità.
3. La Società si impegna, pertanto, a garantire un ambiente sicuro, rispettoso
e inclusivo per tutti i partecipanti a qualsiasi titolo all’attività sportiva, inclusi i
minori e gli adulti vulnerabili.
ART. 2 - DESTINATARI DEL CODICE DI CONDOTTA
1. Tale Codice di Condotta si rivolge a chiunque partecipi a qualsiasi titolo
all’attività della Società, in particolare ai collaboratori e operatori di disciplina
sportiva con qualsiasi livello, qualifica e ruolo, lavoratori, volontari, soci,
tesserati, personale tecnico, amministrativo e direttivo.
Nello specifico:
a. all’Organo amministrativo attualmente in carica e a quello che potrà
essere nominato secondo lo Statuto, al presidente, al vicepresidente, ai
consiglieri, all’eventuale segretario e qualunque altro soggetto che
rivesta funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione, o
eserciti, anche di fatto, la gestione della Società;
b. a tutto il personale della Società, ivi compresi i lavoratori dipendenti (a
termine o a tempo parziale e i lavoratori a essi assimilati), i lavoratori
autonomi, i collaboratori, gli eventuali volontari e tirocinanti (retribuiti e
non retribuiti);
c. a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o
temporaneamente, instaurano con la Società rapporti e relazioni, o,
comunque, operano per perseguire gli obiettivi;
d. ai consulenti esterni e in generale alle persone fisiche che intrattengono
o che vorranno intrattenere rapporti con la Società;
e. ai tesserati e ai soci;
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f. ai genitori e tutori.
2. Tali soggetti sono congiuntamente e singolarmente responsabili della
creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva;
gli operatori, i collaboratori e chiunque presti la propria opera a favore della
Società diverso dai tesserati e soci è responsabile della crescita di quest’ultimi,
in particolare se minori. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e a
essere un modello sportivo e comportamentale per gli affiliati alla Società.
3. Tutti i soggetti sopra indicati, e in particolare coloro che hanno un contatto
diretto con tesserati e soci minorenni, sono obbligati a rispettare il Codice di
Condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione.
4. Ogni presunta violazione del Codice di Condotta deve essere segnalata e
verificata secondo quanto stabilito dal Modello adottato.
Le misure e le sanzioni poste in essere potranno andare dall’ammonimento
verbale fino alla sospensione e alla cessazione della collaborazione, che
potrebbero sommarsi a momenti di formazione e sensibilizzazione aggiuntivi,
secondo quanto previsto dal Modello stesso.
ART. 3 - PRINCIPI FONDAMENTALI
1. Il seguente Codice di Condotta stabilisce i principi fondamentali che tutti i
soggetti sopra indicati sono tenuti a rispettare.
- Rispetto e Dignità.
Si rispetta la dignità e l'integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività
sportive, senza discriminazioni di alcun genere, e in particolare senza
discriminazioni basate sul sesso, etnia, religione, convinzioni personali,
disabilità, età, orientamento sessuale, identità di genere, lingua, opinione
politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva,
relazionale o sportiva.
Tutti devono essere trattati con gentilezza, rispetto e cortesia, evitando
l’utilizzo di linguaggio offensivo, comportamenti intimidatori o abusivi.
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- Sicurezza e Benessere.
La sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti all’attività sportiva sono valori
preminenti. A tal fine, vengono adottate misure appropriate per prevenire
abusi, molestie, discriminazioni o qualsiasi altra forma di danno. Tali procedure
di prevenzione vengono specificamente indicate nel Modello.
I diritti e le opinioni altrui vengono rispettate; ci si adopera per la creazione e
il mantenimento di un ambiente libero da pregiudizi in cui si possa esprimere
preoccupazioni o segnalare comportamenti inappropriati.
- Comportamento appropriato.
Ciascun partecipante, a qualsiasi titolo, all’attività della Società, è tenuto a
mantenere in ogni momento un comportamento professionale e appropriato in
tutte le interazioni con gli altri soggetti, evitando qualsiasi forma di
comportamento, fisico, corporeo e/o verbale, inappropriato.
Ogni situazione che può essere percepita come sospetta o inappropriata deve
essere evitata; nel caso in cui si verifichi, è necessario intervenire e riportare
le condotte al rispetto e alla trasparenza.
- Comunicazione adeguata.
La comunicazione dev’essere improntata alla chiarezza, alla disponibilità e al
rispetto nei confronti di tutti i soggetti partecipanti all’attività sportiva. Altresì
deve essere rispettato il ruolo ricoperto da ciascuno all’interno della Società.
La riservatezza e la privacy delle persone coinvolte comporta l’assoluto divieto
di divulgazione non autorizzata di informazioni personali o sensibili. Ciò vale
per ciascun partecipante, e soprattutto per coloro che, professionalmente,
vengono a conoscenza dei dati personali dei soci e dei tesserati (in particolare
minorenni).
- Formazione e Informazione.
Ogni soggetto coinvolto a qualsiasi titolo nella Società si impegna a partecipare
ai programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela safeguarding
organizzata dalla Società stessa, dalla F.I.G.C., dal CONI o altre organizzazioni
sportive del settore, al fine di acquisire competenze e conoscenze necessarie
per prevenire e rispondere agli eventuali abusi, violenze o discriminazioni che
si possono verificare, e al fine di rimanere aggiornati in relazione a tali politiche.
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Coloro che partecipano alla Società in qualità di amministratori, gestori,
collaboratori con diversa qualifica assumono un ruolo e una responsabilità
fondamentale nel proteggere i soci e i tesserati, in particolar modo se
minorenni, da tali condotte dannose e da situazioni pericolose e nel segnalare
qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso, violenza o discriminazione alle
Autorità competenti.
- Collaborazione e Rendicontabilità.
Ciascun membro della Società è tenuto a collaborare con gli altri e con le
Autorità competenti per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti.
In caso di comportamento inappropriato e dannoso, ciascuno è tenuto ad
assumersi la responsabilità delle proprie azioni e decisioni, rispondendo in
modo trasparente e responsabile alle preoccupazioni sollevate dalla comunità
sportiva.
ART. 4 - DIRITTI, DOVERI E OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ALLA
SOCIETÀ
1. Diritti, Doveri e Obblighi di tutti i soggetti destinatari del Modello
e del Codice di Condotta
Tutti i soggetti destinatari del Modello e del presente Codice di Condotta si
impegnano a:
- rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva di
cui il presente Codice di Condotta è allegato e parte integrante;
- rispettare i principi di lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di
ogni attività connessa o collegata all'ambito sportivo e tenere una
condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri soggetti, soci o
personale tecnico, amministrativo, di gestione e dello staff;
- impegnarsi nell’educazione, nella formazione e nello svolgimento di una
pratica sportiva sana, supportando gli altri partecipanti alla comunità
sportiva nei propri percorsi educativi e formativi;
- divulgare, promuovere e favorire la piena consapevolezza di tutti i
partecipanti, a qualsiasi titolo e ruolo, all’attività sportiva della Società
in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
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- rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti i tesserati, soci,
collaboratori, consulenti, e ogni altra persona qualsivoglia coinvolta
nell’attività della Società, indipendentemente dall’età, etnia, sesso,
disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento
sessuale o qualsiasi altra ragione, valorizzando le diversità;
- promuovere e favorire la collaborazione, la disciplina, la correttezza tra
tesserati, soci e personale;
- garantire la sicurezza e la salute di tutti i partecipanti alla comunità
sportiva della Società, impegnandosi a creare e a mantenere un
ambiente sano, sicuro e inclusivo;
- non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi verbali, corporei
e/o fisici che risultino offensivi nei confronti degli altri partecipanti alle
attività sportive, compresi i genitori dei minori tesserati, soci, istruttori,
membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività;
- non favorire, tollerare o partecipare in alcun modo a comportamenti
altrui, in particolare se minori, che siano illegali, abusivi o violenti nei
confronti di altri soggetti, o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica
e/o mentale;
- non sfruttare i minori per un tornaconto personale o economico e non
assumere nei loro confronti alcun atteggiamento che possa influire
negativamente sul loro sul loro sviluppo armonico socio-relazionale,
psicologico e fisico;
- non intrattenere con minori relazioni che possano essere in qualche
modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
ugualmente, non avere rapporti sessuali con soci e tesserati minori
d’età, evitando altresì qualsiasi forma di commento e comportamento
sessualmente allusivo;
- non dimostrarsi accondiscendenti né acconsentire o favorire in alcun
modo giochi, frasi, scherzi, atteggiamenti con finalità o parvenza
sessualmente provocatoria o inappropriata;
- non attuare mai abusi fisici o comportamenti a questi assimilabili;
- non utilizzare i social media in maniera inappropriata; in particolare, non
coinvolgere minori nelle conversazioni private sui social media e non
pubblicare commenti o condividere immagini che potrebbero
compromettere il loro benessere o causare loro danni;
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- in ogni caso, astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione
di immagini o video dei soci e tesserati minori, se non per finalità
educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni di coloro
che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata
la loro cura ovvero da loro delegati;
- segnalare eventuali questioni relative alla sicurezza e al benessere psico-
fisico di tesserati, soci e partecipanti a qualsiasi titolo alla Società
rivolgendosi al nominato Responsabile contro abusi, violenze e
discriminazioni, in conformità a quanto disposto nel relativo Modello;
- attenersi alle regole del Codice di Condotta, del Modello e dei
regolamenti interni della Società in tutte le fasi delle attività e in ogni
momento trascorso all’interno della struttura gestita dalla Società
stessa.
2. Diritti, Doveri e Obblighi di tutti i tesserati
1. Tutti i tesserati si impegnano a:
- comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di
ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo, tenere una
condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri tesserati, soci o
personale tecnico, amministrativo, di gestione e dello staff e tenere una
condotta rispettosa delle regole dello sport rispettando il principio del
c.d. fair play;
- astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche fisico e corporeo (eventuali
gesti volgari), inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per
gioco o per scherzo. Da questa situazione deriva per i tesserati un dovere
di utilizzo di una comunicazione che possa considerarsi appropriata in
qualsivoglia contesto;
- garantire la sicurezza e la salute di tutti i partecipanti alla comunità
sportiva della Società, impegnandosi a creare e a mantenere un
ambiente sano, sicuro e inclusivo in cui i tesserati dovranno evitare
comportamenti potenzialmente rischiosi per la salute degli altri,
impegnandosi attivamente al fine di creare un ambiente positivo. Si fa
riferimento, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, alla
creazione di un ambiente sano e sicuro nel corso degli allenamenti e
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delle competizioni, nel pieno rispetto della normativa in materia di
sicurezza;
- impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva
sana, supportando gli altri tesserati e soci nei propri percorsi educativi e
formativi promuovendo una cultura dello sport che valorizzi il benessere
fisico e mentale promuovendo valori positivi quali il rispetto e la dignità;
- impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra
ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici,
relazionali e sociali dell’attività sportiva o sport in modo tale da non
ricomprendere solamente l’attività competitiva, ma possa essere
utilizzato anche come strumento per socializzare e instaurare relazioni
positive tra i soggetti coinvolti mantenendo così una life balance tra le
attività svolte;
- instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la
responsabilità genitoriale dei minori che esercitano attività sportiva o i
soggetti cui è affidata la cura di quest’ultimi. Questi soggetti infatti
rivestono un ruolo centrale per instaurare una comunicazione aperta
fondata sul reciproco rispetto;
- prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante
l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva che consenta
di poter esprimere le proprie opinioni in un clima di rispetto e costruttivo,
contribuendo a prevenire malintesi e conflitti e favorendo così una
cultura dello sport basata sulla cooperazione e sul rispetto reciproco;
- astenersi da comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o
aggressivi e intervenire in modo proattivo ove ne venissero a
conoscenza;
- collaborare con gli altri tesserati, soci, personale della Società nella
prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e
discriminazioni, sia individuali che collettivi;
- segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche
potenziali, che espongano sé o altri a timore, disagio, pericolo o danno
relativamente a condotte di abuso, violenza o discriminazione.
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3. Diritti, Doveri e Obblighi del personale tecnico, amministrativo e
direttivo, consulenti, collaboratori e a quanti comunque indicati
nell’art. 2, lett. a. - d., del presente Codice di Condotta
1. Il personale tecnico, amministrativo e direttivo, i consulenti, i collaboratori
e chiunque partecipa in qualità di staff all’attività della Società si impegna a:
- adottare un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a facilitare
il dialogo e il rapporto pacifico tra i soci e tesserati e a collaborare nella
prevenzione, arginamento e lotta a condotte che implicano un’ingiusta
discriminazione nei confronti dei partecipanti all’attività sportiva
utilizzando un atteggiamento proattivo volto a monitorare e vigilare le
dinamiche sottese all’ambito dell’organizzazione adottando, se
necessarie, misure preventive;
- agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e
discriminazione;
- astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di
fiducia, potere o influenza nei confronti dei soci e tesserati, specie se
minori;
- sostenere e agevolare sempre gli sforzi di tesserati e soci, valorizzando
in particolar modo i minori, a prescindere dai risultati ottenuti,
promuovendo così la cultura dell’impegno sportivo e del divertimento;
- trasmettere serenità, entusiasmo e passione verso l’attività sportiva e i
benefici da questa derivanti, educando al contempo al rispetto,
all’impegno, alla collaborazione e alla sana competizione;
- garantire il rispetto dei valori dello sport educando al ripudio di sostanze
o altri metodi vietati che possano alterare le prestazioni sportive dei
tesserati. Tale obbligo comprende, altresì, in capo a dirigenti sportivi e
tecnici, un dovere di formazione sulle conseguenze che il doping provoca
e sui rischi alla salute connessi all’uso;
- dichiarare eventuali cause di incompatibilità e conflitti di interesse in
modo da consentire di conoscere e mettere in evidenza eventuali
situazioni che potrebbero influenzare l’imparzialità degli stessi;
- promuovere un rapporto tra tesserati e soci improntato al rispetto e alla
collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche
mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
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- aggiornarsi costantemente, accrescendo le competenze necessarie per
adempiere al meglio alle mansioni assegnate rispetto al ruolo ricoperto
nella Società, prestando particolare attenzione all’aggiornamento e alla
formazione sul tema della tutela dei minori e sulle politiche di
safeguarding;
- combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo e cyberbullismo tra
soci e/o tesserati, ascoltando le loro richieste, considerazioni e
necessità;
- adottare in ogni momento un comportamento rispettoso anche dei limiti
fisici e mentali altrui, non umiliando o sminuendo i soci e i tesserati o i
loro sforzi durante l’attività sportiva. Si evita ogni condotta che possa
comportare nei soci e nei tesserati vergogna, umiliazione, disprezzato,
degradazione un minore e ogni condotta che possa costituire qualsiasi
altra forma di abuso emotivo;
- garantire che le attività sportive concretamente svolte dai soci e
tesserati siano realmente adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica
ed emotiva, all’esperienza e all’abilità degli stessi, in particolare se
minori;
- collaborare con gli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere
gli interessi e il benessere di ogni socio e tesserato;
- garantire che la salute, la sicurezza e il benessere di soci e tesserati
costituiscano obiettivo primario rispetto al successo tecnico-sportivo o
qualsiasi altra considerazione;
- organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in modo tale da
minimizzare i rischi di comportamenti scorretti, abusanti, dannosi e
discriminanti;
- promuovere il pieno sviluppo dei soci e tesserati, in particolare se minori,
contribuendo alla loro formazione e crescita armonica;
- promuovere e favorire l’effettiva partecipazione di tutti i soci e tesserati
all’attività sportiva, secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità,
capacità e specificità;
- non infliggere punizioni o similari che possano essere ricondotti a un
abuso fisico;
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- stringere e coltivare relazioni effettive con i genitori dei soci e dei
tesserati minori al fine di instaurare una collaborazione per la loro
crescita e la loro tutela;
- evitare di passare del tempo da soli con minori lontano da altri soggetti,
se non per il tempo strettamente necessario e relativo all’attività
sportiva da svolgere. Astenersi altresì dall’intrattenere rapporti intimi e
personali con i minori, anche tramite social network;
- interrompere senza indugio ogni contatto con il socio e/o il tesserato
minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio
derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile contro abusi,
violenze e discriminazioni;
- evitare di fare per i minori attività di carattere personale (ad esempio
cambio vestiti) che essi stessi possano già fare da soli - in caso di
bisogno, prediligere se possibile l’aiuto di una persona fidata del minore
(ad esempio genitore) o persona dello stesso sesso;
- comunicare e condividere con il socio e il tesserato, anche se minore, gli
obiettivi educativi e formativi dell’attività sportiva, illustrando le
modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi ed eventualmente
coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità
genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
- non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel
corso delle attività, anche eventualmente tramite servizi di
videosorveglianza;
- evitare con tesserati e soci, in ogni caso, contatti fisici non necessari ai
fini del corretto svolgimento dell’attività sportiva;
- garantire che qualsiasi forma di assistenza “sanitaria” (ad esempio visita
per la valutazione della forma fisica, check up con Personal Trainer,
incontri con professionisti, collaboratori, consulenti ecc.), anche svolta a
porte chiuse, preveda modalità in cui il tesserato o il socio possa
continuare a indossare, a sua scelta, vestiti tecnici e che possa svolgere
autonomamente le misurazioni eventualmente necessarie, permettendo
così al contempo un’elaborazione dei dati raccolti da parte dell’esperto e
la volontà della persona in ordine alla gestione del proprio corpo;
- impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale
programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
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- devono assicurarsi di avere le competenze necessarie per fornire
indicazioni appropriate o, in difetto, collaborare con professionisti della
nutrizione e devono segnalare tempestivamente eventuali indicatori di
disturbi alimentari delle atlete/degli atleti loro affidati;
- non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre
informazioni su soci e sui tesserati, in particolar modo sui minori o sulle
loro famiglie, su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (ad esempio
social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di
comunicazione online personali, ecc.) in assenza della relativa
autorizzazione (se minore, del genitore) al fine di poter conservare e/o
utilizzare tali dati e materiali;
- porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a
prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati,
coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità
genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
- conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di
safeguarding e tutela minori, sulle misure di prevenzione e contrasto agli
abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie
di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
- consultare il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni,
attraverso le modalità di contatto previste dal Modello, in caso di dubbi
relativi alla partecipazione di tesserati e soci, in conformità a quanto
disposto nel Modello stesso, in caso di necessità per favorire l’inclusione
sportiva di persone con disabilità fisica o intellettivo-relazionale.
4. Diritti, Doveri e Obblighi degli atleti
1. Ciascun atleta deve:
- rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e
sostegno reciproco;
- rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei
tecnici;
- comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e
valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi
educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi;
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- comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o
disagio che riguardino sé o altri;
- prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche
mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli
altri atleti;
- rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atleti e,
più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive: il
rispetto tra gli atleti è fondamentale per mantenere una sana convivenza
sociale con tutti coloro che interagiscono all'interno del mondo dello
sport;
- mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni
soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
- riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità
genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero ai loro
delegati;
- evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici,
anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti
inopportuni;
- astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o
intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che
esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro
cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile safeguarding;
- segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche
potenziali, che espongono sé o altri al pericolo o al pregiudizio, questo
al fine di reprimere qualsiasi condotta che anche solo potenzialmente
possa mirare l’ambiente.
ART. 5 - RICHIAMO ESPRESSO A FATTISPECIE, CONTENUTO
MINIMO, TUTELE, PROTOCOLLI DI PREVENZIONE E SANZIONI
GIÀ CONTENUTE NEL MODELLO
1. Nel rispetto delle Linee Guida emanate dalla F.I.G.C., il Modello – di cui il
presente Codice di Condotta costituisce parte integrante – prevede specifiche
modalità di prevenzione e gestione del rischio in relazione ai fenomeni di abusi,
violenze e discriminazioni, adeguati protocolli di contenimento del rischio
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stesso e la gestione delle segnalazioni, gli obblighi informativi in materia,
disponendo ulteriormente le sanzioni disciplinari applicabili in caso di
violazione.
Per completezza espositiva, si richiamano integralmente gli artt. 5 - 11 del
Modello.
2. I principi stabiliti nel presente Codice di Condotta, in particolare, si
riferiscono ai comportamenti direttamente o indirettamente riconducibili alle
fattispecie individuate nell’art. 5 del Modello, ovvero: abuso psicologico, abuso
fisico, molestia sessuale, abuso sessuale, negligenza, abuso di matrice
religiosa, comportamenti discriminatori, e quant’altro possa essere valutato
lesivo dalla Società rispetto alle finalità del Modello e del Codice di Condotta
stesso.
3. Il presente Codice di Condotta stabilisce i seguenti criteri per lo svolgimento
delle attività della Società:
- impegno dell’Organo amministrativo: la Società enuncia il proprio
impegno, assunto anche a livello di Organo amministrativo, a dedicarsi
alla tutela del benessere e alla protezione dei tesserati;
- diritti dei tesserati: il presente Codice di Condotta riconosce che tutti i
tesserati hanno il diritto fondamentale di essere trattati con rispetto e
dignità, di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di
genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da
etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere,
orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione
patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
- creazione di un ambiente sano e sicuro: tutti i destinatari sono
responsabili della creazione di un ambiente sano, sicuro oltre che
inclusivo che garantisca la dignità, l'uguaglianza, l'equità e il rispetto dei
diritti di tutti i tesserati, con un'attenzione particolare ai minori;
- inclusione: la Società riconosce la diversità come un valore e si impegna
a rispettare le differenze individuali, garantisce la partecipazione di tutti
i tesserati in modo effettivo e inclusivo, rispettando le diverse
aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità di ciascuno e, in
particolare, si impegna a rimuovere eventuali barriere che impediscano
10
la partecipazione alle attività sportive, indipendentemente da etnia,
convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento
sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di
nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva e si impegna a creare
attività volte a promuovere l’inclusione attraverso lo sport;
- sensibilizzazione: la Società garantisce che tutti i destinatari abbiano ben
chiari i concetti di abuso psicologico e fisico, abuso di matrice religiosa,
molestia e abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo, cyberbullismo
e comportamenti discriminatori;
- sanzioni: l’osservanza delle norme del Codice di Condotta deve
considerarsi parte essenziale delle obbligazioni con la Società; pertanto,
deve essere osservato da tutti i destinatari;
- procedure di selezione degli operatori sportivi: la Società si impegna a
garantire che il processo di selezione degli operatori sportivi sia volto ad
assicurare che i candidati siano idonei a operare nell'ambito delle attività
giovanili e a contatto con i tesserati minori;
- incompatibilità e conflitto di interessi: la Società garantisce che il
conferimento degli incarichi all’interno dell’organizzazione avvengono
evitando situazioni di incompatibilità e cumuli di incarichi in capo ad un
unico soggetto;
- informazione: il Codice di Condotta sono portati a conoscenza di tutti i
Destinatari mediante adeguata attività di comunicazione e diffusione
affinché vengano conosciuti e applicati i valori e i principi in esso
contenuti e si eviti che l’iniziativa individuale possa generare
comportamenti non coerenti;
- privacy: la Società garantisce che tutte le informazioni sensibili siano
gestite con la massima discrezione e che tutti i dati personali vengano
trattati nel rispetto del GDPR e del Codice Privacy.
4. La Società si dota, attraverso il Modello, una serie di procedure e protocolli
in prevenzione e tutela dei rischi individuati nello svolgimento delle sue attività:
- viene prevista l’acquisizione di un’autodichiarazione da parte tutti i
soggetti che entrano a contatto con soci e tesserati con la quale si
dichiara l’assenza di condanne o procedimenti pendenti relativi a reati
connessi con le finalità del Modello, a pena di richiamo scritto. Viene
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inoltre posto l’obbligo di informare immediatamente il Responsabile
safeguarding e l’Organo amministrativo della Società nel caso in cui un
soggetto tra quelli tenuti all’autodichiarazione acquisisca la qualifica di
indagato o imputato in un reato di tal genere. Tale autodichiarazione
verrà, in ogni caso, richiesta periodicamente per aggiornare la situazione
precedente e il Responsabile safeguarding potrà, in ogni caso, richiedere
la produzione del certificato del casellario giudiziale e dei carichi pendenti
qualora fossero necessari maggiori verifiche. Vengono altresì previste
apposite procedure di selezione del personale;
- viene disciplinata la modalità di accesso alle strutture in uso alla Società,
anche eventualmente permettendo l’accesso ai genitori dei minori;
- viene disciplinato l’accesso a locali specifici quali spogliatoi e docce con
le relative procedure di prevenzione e gestione del rischio nelle situazioni
più delicate;
- vengono disciplinate le modalità di gestione degli allenamenti e delle
manifestazioni sportive, in particolare stabilendo limiti nell’interazione
tra i tesserati e i soggetti esterni;
- vengono disciplinate le modalità con cui le visite con il massaggiatore e
gli interventi in infermeria vengono effettuate;
- vengono previsti dei protocolli per la gestione di spostamenti, trasferte
e pernotti evidenziando nelle stesse una possibile situazione di rischio;
- vengono istituiti protocolli per garantire il diritto allo sport anche ai non
abbienti, il supporto fisico/emotivo/psicologico ai tesserati, la parità di
genere, la sensibilizzazione degli atleti circa i disturbi alimentari;
- sono previste modalità di gestione dei social media;
- sono previste disposizioni che assicurino la tutela della privacy e la
gestione dei dati personali e sensibili raccolti dalla Società nel rispetto
della disciplina vigente in materia;
- nel rispetto della normativa richiamata, viene istituita nella Società la
figura del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni,
prevedendo altresì le modalità di segnalazione delle condotte rilevanti
allo stesso, garantendo la riservatezza della documentazione o delle
informazioni in tal modo ricevute o reperite;
- vengono definiti il sistema disciplinare e i meccanismi sanzionatori,
differenziando a seconda del ruolo assunto nella Società di colui che ha
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attuato un comportamento rilevante ai fini del Modello e del presente
Codice di Condotta. Nello specifico, sono previste le seguenti sanzioni:
richiamo verbale, ammonizione scritta, multa di importo nei limiti di
legge, sospensione temporanea, espulsione/allontanamento/radiazione,
risoluzione del contratto;
- sono previsti specifici obblighi di diffusione e informazione relativi
all’adozione del Modello e del presente Codice di Condotta ai tesserati,
soci e a coloro che a qualsiasi titolo partecipano alla comunità sportiva
della Società, consistenti anche nella previsione di corsi di formazione e
aggiornamento.
ART. 6 - SEGNALI DI MALESSERE CUI PRESTARE ATTENZIONE
1. Il personale tecnico, amministrativo, direttivo, i consulenti e i collaboratori
sono tenuti a vigilare sui soci, sui tesserati, soprattutto se minorenni,
prestando particolare attenzione a condotte che esprimono situazioni di disagio
o malessere da questi vissuti.
2. A titolo esemplificativo, costituiscono segnali di tali situazioni:
- modifiche repentine e apparentemente ingiustificate nel comportamento
dei soggetti seguiti, come isolamento, cali della performance, sbalzi
d’umore;
- segni fisici evidenti, come contusioni, tagli, bruciature, soprattutto se su
parti del corpo non compatibili con l’attività sportiva;
- diffidenza verso i membri dello staff con cui si era instaurato un rapporto
di fiducia.
3. Il soggetto che nota tali comportamenti è tenuto a renderne edotto il resto
del personale tecnico, amministrativo e direttivo e il Responsabile
safeguarding.
La Società, per il tramite del Responsabile safeguarding e del personale
direttivo si incarica di esprimere tali dubbi ai genitori, se riguardanti un
soggetto minore, interpellando altresì le Forze dell’Ordine se ritenuto
necessario.
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ART. 7 - DISPOSIZIONI FINALI
1. Il presente Codice di Condotta verrà pubblicato unitamente al Modello presso
la sede della Società e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sulla
homepage del sito istituzionale (www.fcbassano.it).
Ne verrà fornita copia cartacea e/o digitale a ciascuno dei soggetti destinatari
del Codice di Condotta; ciascuno è tenuto a leggere, conoscere e rispettare il
presente documento.
Si considererà presunzione di conoscenza dal momento della consegna al
soggetto o, se minore, al genitore.
Il presente Codice di Condotta costituisce un “patto di corresponsabilità” per
tutta la comunità sportiva della Società.
2. La Società fornirà altresì a tutti i partecipanti all’attività e comunità sportiva
i riferimenti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni,
unitamente alle necessarie informazioni per le eventuali segnalazioni al
Responsabile safeguarding di comportamenti contrari al Modello e al Codice di
Condotta.
Tali informazioni vengono in particolar modo comunicate ai soci e ai genitori
dei tesserati minori d’età, informandoli inoltre di ogni altra politica di
safeguarding adottata dalla Società, dalla F.I.G.C., dal CONI o dal legislatore.
3. La Società si impegna a informare tutto il personale e i partecipanti
relativamente alla necessità di formazione e aggiornamento sulle politiche di
safeguarding, comunicando gli eventuali eventi che vengono organizzati sul
tema dalla Società stessa, dalla F.I.G.C. , dal CONI o da altre organizzazioni
sportive.